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Foto di: lastampa.it

Il 6 di ottobre, a Roma, si è tenuta una conferenza a cui hanno presenziato i governi italiano e francese, circa lo stato del tunnel Colle di Tenda. Impresa mirabile ed avanzata inaugurata nel 1882, da allora il più lungo collegamento transalpino tra i due stati, il tunnel è sempre stato cruciale per due ragioni: poteva rimanere aperto tutto l’anno ed era interamente gratuito. Sfortunatamente, nel 2020, il ciclone tropicale Alex danneggiò estensivamente l’infrastruttura, causandone la chiusura totale. La catastrofe ebbe ed ha tuttora un impatto drammatico sul settore turistico di Limone, perla sciistica della zona, che ha visto un imponente riduzione nel flusso di turisti provenienti dal versante di Montecarlo, Nizza e Sanremo a causa delle difficoltà logistiche.

L’avvio dei lavori di riparazione e ammodernamento, il cui completamento era inizialmente previsto per il 2025, sono stati interrotti numerose volte da continui imprevisti che hanno generato non poche perplessità. Durante l’incontro, infatti, la Francia ha avuto modo di sollevare i propri dubbi concernenti i costi in costante aumento (dall’iniziale budget previsto di 140 milioni sono già stati raggiunti 225 milioni, a progetto ancora da concludere), a cui è stato tuttavia risposto direttamente per mezzo di un documento prodotto dall’ANAS, in cui è stata puntualmente registrata la motivazione di ogni spesa. Sul tavolo anche una convenzione bilaterale per bilanciare i contributi di manutenzione da parte di entrambi i paesi coinvolti, assegnando il 42% alla Francia ed il 58% all’Italia, anziché gravare completamente su quest’ultima come previsto in origine.

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Al contrario la richiesta di un’apertura provvisoria per il transito di safety car da parte di Parigi è stata rifiutata, in quanto comporterebbe la violazione delle norme di sicurezza italiane e un ulteriore rallentamento delle operazioni. Tuttavia, è stato deciso uno studio, commissionato congiuntamente sia da Rete Ferrovie Italiane che dalla Société National des Chemins de fer Français, per verificare se sia fattibile riportare la velocità dei treni a 80 km/h in alcune specifiche aree del territorio francese per soddisfare le loro richieste di mobilità. La sicurezza di tutte le linee verrà assicurata da entrambe le parti entro la fine del prossimo anno.

Quando l’intervento sarà stato completato, il passaggio montano risulterà distinto in due direzioni opposte grazie all’aggiunta di un’ulteriore galleria. Grazie alla presa decisione che la linea ferroviaria Torino-Nizza, che ferma anche a Cuneo e Ventimiglia, diverrà presto linea internazionale in modo da garantire un agevole intervento da qualunque delle due nazioni, è stato suggerito il coinvolgimento di imprese edili francesi per un’attiva cooperazione con le forze italiane. Tra pochi mesi inizierà infatti la costruzione del viadotto che congiunge il tunnel ai tornanti da quella parte del confine, un processo che ci si attende sarà ultimato in breve periodo.

Ma quale sarà la situazione a Limone, questo inverno? Come si potrà raggiungere questa preziosa località sciistica? Negli ultimi anni era stato avviato a livello locale un servizio navette ferroviarie tra Tenda e Limone, disponibile per turisti e lavoratori, ma è incerto se l’iniziativa sarà realizzabile anche quest’anno. Seppur l’argomento sia stato sollevato durante la conferenza, tutto è ancora da confermare. In ogni caso è stato assicurato che se il progetto dovesse essere riproposto, non sarebbero previste tassazioni aggiuntive per i treni italiani che fermano nelle stazioni francesi. I due governi si trovano infine d’accordo sulla necessità di portare a termine i lavori di riparazione quanto prima possibile e di introdurre misure di sicurezza tali da garantire una prossima apertura del tunnel; dopotutto, le realtà del mercato dell’ospitalità e delle seconde case a Limone, così come tutto il suo apparato turistico, dipendono da questo progetto.

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