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Il Palazzo Ducale di Genova ha una nuova direttrice: si tratta di Ilaria Bonacossa, critica e curatrice d’arte milanese, allontanatasi dalla Liguria per qualche anno per occuparsi di Villa Croce, importante museo d’arte contemporanea; un incarico che ha preparato il terreno per la sua nuova impresa di riferimento per la scena culturale genovese. Torna arricchita dall’esperienza per divenire guida dell’istituzione artistica più importante della città – sede del dogato dell’antica Repubblica che oggi ospita importanti mostre e convegni – raccogliendo l’eredità della precedente direttrice Serena Bertolucci, ma con una rinnovata attenzione sul contemporaneo ed il digitale. Bonacossa intende portare un’attenzione all’accessibilità e alla ricerca con due grandi mostre previste per il 2024: la collettiva “Nostalgia” (24 aprile-1° settembre, sul rinascimento dell’Arte concettuale) e il focus su Berthe Morisot (in autunno, per i 150 anni dell’Impressionismo).

Palazzo Ducale di Genova

Foto @ https://cultura.gov.it/luogo/palazzo-ducale-di-genova (cultura.gov)

Il sindaco di Genova Marco Bucci ha accolto la nuova responsabile con una richiesta: alzare il livello culturale della città, per influenzare positivamente i comportamenti civici delle persone. Una missione di notevole importanza per l’arte, ma perfettamente in linea con quella che l’uomo chiama “il ben avviato percorso di crescita che Genova sta affrontando” per rivoluzionarsi e divenire una città in contatto con le esigenze della contemporaneità ed il benessere dei cittadini. Si tratta di coniugare il rilancio della capitale ligure anche all’ambito della cultura: la rinascita di Genova come città d’arte. In tal senso, Palazzo Ducale avrà un ruolo importante nella messa a terra delle linee programmatiche culturali indicate di recente dall’amministrazione cittadina, con il 2024 dedicato al Medioevo (a partire dall’evento Ianua, in programma dall’11 al 13 febbraio) e il 2025 focalizzato sull’Ottocento. Bonacossa promette di trasformarlo in un centro di ricerca, conservazione e divulgazione, accessibile e inclusivo, con l’obiettivo di promuovere la diversità e la sostenibilità. 

Il presidente della Fondazione Palazzo Ducale Beppe Costa, che è l’incaricato ad aver compiuto la scelta, la descrive come “una grande presenza sul territorio e la capacità di dialogare con tutte le realtà culturali della città”. Bonacossa, con la sua formazione in arte contemporanea, è pronta ad avviare un intenso dialogo con i linguaggi contemporanei: “perché attraverso la cultura dobbiamo aiutare chi ci visita a decifrare il mondo, rappresentare i temi più urgenti”. 

Tuttavia, la nuova direttrice sottolinea l’importanza di preservare la visione interculturale e transtorica di Palazzo Ducale, non perdendo il legame affettivo con il pubblico. “Un’istituzione non vive solo della sua storia e della sua programmazione, ma anche dell’affetto delle persone verso l’istituzione.” L’obiettivo finale, insomma, è quello di spingere Palazzo Ducale oltre la sua tradizionale concezione elitaria, trasformandolo in una piazza aperta alla città e al mondo, “assecondando l’attitudine di Genova che ha sempre esplorato altro”.

following Genoa's attitude that has always explored the unknown.

Foto @Ilariamagliocchettilombi

Per lavorare sull’accessibilità e l’inclusione, il primo passo è investire nell’educazione e formazione per tutte le fasce d’età. Il precedente coinvolgimento di Ilaria nel progetto del Museo dell’Arte Digitale a Milano nel 2022 l’ha resa consapevole della rivoluzione in corso, una trasformazione non solo tecnologica ma anche etica e sociale, che riguarda tutti; si propone infatti di utilizzare il digitale (attraverso esperienze phygital, physical and digital) per creare arte e favorire la comprensione del mondo, con l’obiettivo di creare una cittadinanza digitale consapevole: “Come facciamo altrimenti a vivere quando l’idea di verità è messa in discussione?”

Durante il suo mandato sarà approfondito anche il tema del rapporto con i privati, visto non solamente nell’ottica di caccia alle risorse economiche ma come possibilità di nuove sinergie per la crescita dell’istituzione pubblica.

#palazzoducalegenova

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